Fimeda GmbH fornisce alcune informazioni sulle principali città presso cui sono localizzati gli immobili in vendita:
Seconda città della Sassonia, dopo Dresda, Lipsia (in tedesco Leipzig) è una città molto bella da un punto di vista architettonico, centro universitario tra I maggiori della Germania ed una città di grandissima tradizione commerciale ed industriale, di cui è testimonianza il suo peculiare sviluppo demografico. La popolazione di Lipsia, infatti, ha avuto un enorme sviluppo tra il 1870 e il 1915: nel 1870 contava già 100.000 abitanti, 50 anni dopo ce n’erano 590.000, nel 1930 erano saliti a 700.000. Dopo la 2.guerra mondiale, sono scesi a 600.000; dopo la riunificazione, c’è stato il punto più basso, che ha toccato il punto critico di 440.000. Nel 2005 la popolazione aveva di nuovo superato i 500.000 abitanti ed è ora in costante aumento.
Lipsia è situata all’incrocio tra la Via Regia e la Via Imperii ed è sempre stata un epicentro delle comunicazioni. Il primo tratto di ferrovia costruito in assoluto in Germania, nel 1839, percorreva la tratta Lipsia – Dresda. Dopo la riunificazione, ingentissimi investimenti si sono concentrati nell’incremento della sua viabilità.
Anche grazie alla sua posizione strategica, Lipsia ha sempre avuto, fin dal Medioevo e nel corso dei secoli, una grandissima importanza dal punto di vista commerciale. Lipsia è sede di una delle più antiche fiere del mondo (fondata nel 1165). Nel corso dei secoli, la città ha commerciato ed è stata sede di magazzini di merci provenienti da tutto il mondo. La fortuna della sua fiera si è interrotta soltanto nel periodo della RDT. Dalla riunificazione, essa sta recuperando il suo prestigio; attualmente sono molto importanti la fiera dell’editoria, la fiera dell’automobile e del gioco elettronico.
Dal 1400 fino alla 2.guerra mondiale, Lipsia è stato un centro importantissimo per l’industria editoriale (era sede di 1.500 case editrici, tra cui Duden, Baedeker, Brockhaus, S. Hirzel, Insel, Kiepenheuer, C. F. Peters, Reclam, E. A. Seemann, B. G Teubner, Georg Thieme; 1 abitante su 10 era occupato nell’editoria), nonché sede di fonderie, di industrie siderurgiche, tessili e di lavorazione del pellame, di strumenti musicali. Durante la RDT, è prevalsa soprattutto l’industria chimica; la tradizione industriale è stata portata avanti in tono minore.
Dopo la riunificazione, quasi tutte le industrie create nel corso della RDT sono state convertite o dismesse, tranne una piccolo parte che sono state privatizzate. D’altra parte, molte grandi imprese hanno fissato la propria sede a Lipsia, tra cui la Siemens, la Porsche, la BMW, grandi case editrici quali la Klett e molte altre industrie. Lipsia è ritornata ad essere un importante centro bancario e finanziario, nonchè epicentro logistico (è tra l’altro sede del maggiore centro Amazon della Germania) e di trasporti. E’ in corso un potenziamento del suo aeroporto.
L’università di Lipsia, fondata nel 1400, ha una storia illustre. Attualmente, la popolazione universitaria ammonta a 30.000 studenti.
Lipsia è sede del Tribunale Amministrativo nazionale, del 5.senato penale, del Tribunale Finanziario della Sassonia nonché del Tribunale Costituzionale.
Durante la 2.guerra mondiale, Leipzig ha subito meno danni al proprio patrimonio edilizio rispetto ad alter città tedesche, e dispone conseguentemente di un grande patrimonio edilizio originario dalla 2.metà dell’800 alla 2.guerra mondiale. AI tempi della RDT, questo patrimonio architettonico è stato trascurato, in favore della costruzione di grandi stanziamenti, quali quelli di Grünau e Paunsdorf, che costituivano circa il 40% delle unità abitative create dopo il ’45.
Dopo la riunificazione, venne inaugurata una politica tesa a limitare la costruzione di nuovi edifici in favore del risanamento degli esistenti. Ha avuto luogo una campagna di informazione mediatica con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della protezione del patrimonio. Complessivamente, 464 ettari di città con 29.000 appartamenti sono stati risanati, ad ex nell’area tra il centro storico e il Rosental, verso il quartiere Waldstraßenviertel, che oggi è uno dei pochi quartieri originari e completamente risanati della Germania.
In una ulteriore superficie di 100 ettari, 845 edifici sono stati protetti dalla Sovrintendenza Belle Arti.
La città è stata premiata per la sua opera di preservazione del patrimonio architettonico.
Attualmente, la disponibilità di immobili nei quartieri più prestigiosi è praticamente esaurita.
Delle case d’epoca risanate, nel 2000 erano vuote soltanto il 2%.
Da allora, la richiesta di case d’epoca, qualitativamente migliori rispetto agli edifici nuovi, è continuato ad aumentare.
Lipsia vanta moltissimi cittadini illustri. Per citarne soltanto due: è in questa città che Bach giunse alla sua maturazione artistica e visse per molti anni, maestro di cappella nella Thomaskirche.
Altro cittadino illustre è Goethe, che svolse presso l’università di Lipsia parte dei suoi studi di legge, e qui situò, nel celeberrimo Cafe, alcune scene del Faust, oggi ricordate con una statua di bronzo all’ingresso del locale, tuttora attivo.
Lipsia è una città molto vivace dal punto di vista culturale. Tra i moltissimi appuntamenti teatrali e musicali, ricordiamo l’appuntamento annuale con il Festival di Bach, nato all’inizio del 20.secolo, le Feste Wagneriane, in onore a Wagner che nacque in questa città, e il Raduno Wave Gotik, il più grande festival europeo di musica e cultura gotica
Monumenti e Luoghi d'Interesse
Chemnitz è la 3° città della Sassonia, con circa 250.000 abitanti, e fa parte della cosiddetta “regione metropolitana della Germania centrale”, una conglomerazione di 11 città che costituiscono un’unità interregionale finalizzata a portare avanti strategie industriale e commerciali.
Chemnitz ha una tradizione industriale di primissimo piano a livello nazionale, attestata dal suo sviluppo demografico nel corso degli ultimi 150 anni. La sua popolazione, che nel 1883 contava ancora 100.000 abitanti, è cresciuta enormemente nel periodo dell’industrializzazione, per toccare 360.000 abitanti prima dello scoppio della 2.guerra mondiale.
A Chemnitz alla fine del 1700 fu sviluppata una tecnica tessile rivoluzionaria che diede il via alla trasformazione dell’intera Sassonia in epicentro dell’industria tessile a livello nazionale, a cui si aggiunse la fabbrica di biciclette e motori “WANDERER” (poi Auto Union). Anche a Chemnitz è nato il primo Diritto sui brevetti. Il primo concetto di “Made in Germany”, associato ad esportazioni verso l’Inghilterra, è nato a Chemnitz. Al passaggio nel 20.secolo, Chemnitz era la più ricca città della Germania.
Alla fine della 2.guerra mondiale, l’intero centro storico di Chemnitz venne bombardato e distrutto dai bombardieri britannici.
Dopo la seconda guerra mondiale, il governo della RDT intendeva trasformare Chemnitz, diventata Karl-Marx-Stadt, in una città comunista modello e pianificò in tal senso un nuovo centro storico, che tuttavia non venne mai costruito a causa della priorità di dare alloggio alla popolazione di sfollati e senza-casa del dopoguerra, priorità che venne affrontata attraverso la costruzione dei tipici “Plattenbauten” alla periferia della città. Alla data della riunificazione, il centro storico di Chemnitz era una spianata che venne rapidamente trasformata in un centro commerciale e residenziale moderno ed anononimo. Nei quartieri limitrofi, un grande numero di edifici storici sono stati recuperati grazie all’iniziativa privata.
Dopo la riunificazione, in seguito ad un referendum si ritornò al vecchio nome. Nei primi anni ha avuto luogo un decremento demografico, a causa della dimissione di gran parte del patrimonio industriale della RDT.
A partire dal 2010, la popolazione di Chemnitz ha ricominciato una leggera crescita. Attualmente, la sua popolazione si attesta su circa 245.000 abitanti in un’area, denominata la “Regione industriale Chemnitz-Zwickau”, che ha avuto, negli ultimi 10 anni, il maggiore sviluppo industriale dell’intera Germania.
Dopo la riunificazione, più di 7.000 imprese hanno preso sede a Chemnitz. Il tasso di crescita annuo si è attestato, negli ultimi anni, tra l’8,6 e l’8,8%. Il numero di brevetti registrati a Chemnitz, dopo il 2000, è cresciuto del 67%.
Caso unico nella ex Repubblica Democratica, dopo la riunificazione l’intero centro storico è stato riprogettato nuovamente, con l’intervento di famosi architetti.
Chemnitz è circondata da più di 1000 ettari di parchi e boschi.
Aeroporti
A sud di Chemnitz si trova l’aeroporto Chemnitz-Jahnsdorf che stanno ampliando anche se attualmente non ci sono voli di linea. Gli aeroporti vicini sono l’aeroporto di Dresda (80 km), l’aeroporto Lipsia/Halle (LEJ, 90 km) e l’aeroporto Lipsia-Altenburg (50 km).
Zwickau è la 4.città della Sassonia, con circa 100.000 abitanti, e fa parte della cosiddetta “regione metropolitana della Germania centrale”, una conglomerazione di 11 città che costituiscono un’unità interregionale finalizzata a portare avanti strategie industriale e commerciali.
Zwickau ha una tradizione mineraria ed industriale di primissimo piano a livello nazionale: è in questa città che è nata la Audi - Horch e l’unica città tedesca ad avere il primato di costruire automobili ininterrottamente da più di 100 anni. Infatti durante il periodo della RDT negli stabilmenti di Zwickau veniva prodotta la Trabant, e successivamente alla riunificazione la VW ha stabilito qui una grande fabbrica che impiega attualmente 8.800 persone e che verrà ulteriormente ampliata.
Seppure, durante la 2.guerra mondiale, sia stata pesantemente bombardata la parte industriale della città, il centro storico è stato in gran parte preservato dalla distruzione ed è quindi ricco di monumenti e palazzi storici. Inoltre Zwickau si trova sul “Percorso Europeo dell’Industrializzazione”, del quale il Museo dell’Automobile August-Horch è un luogo importante.
Zwickau ha dato i natali a Robert Schumann e ha coltivato la sua tradizione musicale attraverso un importante conservatorio, il Robert-Schumann-Konservatorium.
Dopo la riunificazione ha avuto luogo il risanamento e la riattivazione del centro termale Johannisbad, una vera e propria opera d’arte costruito nel 1866
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E’ rimasta relativamente preservata dai bombardamenti della 2.guerra mondiale ed ora, con circa 4.000 edifici storici restaurati, esibisce un centro storico in cui sono rappresentati tutti gli stili architettonici della storia dell’architettura mitteleuropea e che è riconosciuto essere il più grande monumento diffuso della Germania. E’ una delle poche città tedesche in cui si è preservata la sinagoga. Durante la seconda guerra mondiale, sono stati distrutte 37 case e 90 sono state danneggiate, in particolare quando tutti i ponti sul fiume Neiße, nell’ultimo giorno di guerra, sono stati minati e fatti saltare.
Dopo la seconda guerra mondiale, il fiume Neiße, che passa attraverso Görlitz, è diventato il confine di stato, e la città quindi è diventata per metà polacca. A causa dei numerosissimi rifugiati provenienti dai territori ex tedeschi che passano alla Polonia ed alla Repubblica Ceca, dopo la guerra il numero di abitanti di Görlitz è cresciuto fino a 100.000, per normalizzarsi tuttavia sui 77.000 abitanti durante il periodo della RDT.
Subito dopo la riunificazione, Görlitz ha perso un quarto dei suoi abitanti, a causa di del calo della natalità e dei trasferimenti. Le previsioni demoscopiche dopo la riunificazione erano pessimistiche, ma sono state contraddette dall’inversione di tendenza che, a partire dal 2006, ha visto un numero maggiore di nuovi residenti rispetto a quello dei trasferimenti. Tuttavia gran parte di questi nuovi residenti sono nei-pensionati tedeschi che scelgono di trasferirsi a Görlitz a causa delle buone condizioni di vita, dei costi relativamente bassi e del buon clima. Questo fenomeno ha la sua storia, infatti già nell’800 Görlitz era chiamata “Pensionopolis”: era la sede di moltissimi pensionati prussiani. Ora molti pensionati si trasferiscono lì anche dalla ex BRD.
Complessivamente, il 70% degli edifici del centro è stato risanato, facendo sì che l’area incrementasse il suo valore come zona residenziale.
La città ha un mecenate misterioso (anonimo), che, a partire dal 1995, ha fatto pervenire annualmente a Görlitz, attraverso un avvocato di Monaco, l’importo di circa un milione di marchi (ora 500.000 euro/anno), gestiti dalla Fondazione del Centro Storico di Goerlitz, che li impiega per restauri. Le case così restaurate vengono contraddistinte da una targa.
Görlitz, a causa della sua bellezza, costituisce spesso la scenografia in cui vengono girati film di carattere storico.
Industria e commercio. il commercio è favorito dalla vicinanza al confine con la Polonia. Dal 2010 c’è un accordo con la Polonia per incrementare ulteriormente la vivacità degli scambi commerciali.
Industrie: molte industrie sono state dimesse dopo la riunificazione, con il conseguente aumento della disoccupazione e dell’emigrazione. Attualmente a Görlitz hanno sede l’industria della costruzione di binari e di locomotive (Bombardier Transportation GmbH, fondata nel 1869; è la ditta che ha iniziato la costruzione di treni a due piani), la costruzione di macchine per pompieri (Iveco Magirus Brandschutztechnik , fondata all’inizio del 20.sec.); la Siemens AG ; l’industria della ceramica (BMS GmbH – KEMA Görlitz, fondata a fine ‘800); la produzione di birra (Landskronbrauerei); la produzione di dolciumi (Süßwarenfabrik Hoinkis , fondata fine 800); la Koramic Dachprodukte GmbH & Co. KG (produzione di tegole)
Dopo la riunificazione, Goerlitz è diventata un’ importante sede di servizi. Tra l’altro, hanno stanziato la propria sede a Goerlitz la Software Quality Systems AG, e l’azienda di biotecnologie CyTecs ist heute Teil der Partec GmbH
Goerlitz è sede di un’università (Universitaet Goerlitz e Zittau).
La regione del Vogdland (la “Terra degli avvocati”) si estende tra la Baviera, la Turingia e la Sassonia, per sconfinare nel territorio che oggi fa parte della Boemia. Nonostante abbia avuto storicamente una notevole tradizione industriale (in particolare l’industria tessile, metallurgica e di produzione di strumenti musicali), dopo la riunificazione della Germania si è puntato soprattutto sulla crescita della sua naturale inclinazione turistica. E’ ricca di parchi naturali, piste ciclabili e sentieri escursionistici, terme, bagni e impianti acquatici per bambini, nonché monumenti, castelli, sontuose ville rurali e cittadine medievali. Nel Vogdland si trova la “strada del liberty”, un percorso disseminato di cittadine ricchissime di edifici liberty, meta di turismo internazionale. Da quest’anno è stato creato il collegamento ferroviario che dal Vogdland conduce direttamente a Berlino. Rappresenta un facile punto di partenza per escursioni in città d’arte quali Greiz, Dresda, Erfurt, Praga e molte altre.
La capitale Plauen (68.000 abitanti), bellissima città storica, ricca di palazzi risalenti alla fine ‘800
inizio ‘900, è situata nel cuore del Vogtland, al confine con la Baviera. Dopo la riunificazione, alla vocazione industriale, già molto viva in epoca prebellica (in particolare industria tessile, pizzi) si è affiancato l’impulso turistico. L’ambiente è incantevole (vallate verdi, colline, bacini idrici) e le infrastrutture buone e in continua crescita (piste ciclabili, SPA pubbliche); inoltre Plauen ha una posizione ottimale per raggiungere facilmente molte città importantissime della Mitteleuropa ed è facilmente raggiungibile dall’Italia, in quanto rappresenta la prima città della Sassonia, vicinissima al confine con la Baviera
Mylau è una cittadina antica caratterizzata dal castello (Burg Mylau) e dal famoso Ponte ferroviario che attraversa la valle del Goeltzsch, il più grande ponte di mattoni al mondo.
Anche Mylau può vantare, nel suo piccolo, un passato di città industriale: lungo le rive del fiume che la attraversano sorgevano, 100 anni fa, numerose fabbriche per la tinteggiatura dei tessuti.
Ora è una meta per i turisti attratti dalle sue colline ricche di passeggiate e piste ciclabili, dal castello, dai sui bei palazzi storici, dalle città d’arte limitrofe e dalla sua atmosfera di “città di confine”.
Oltre che parte storicamente del Vogdland, Gera è un’importante città turingia. Nel corso dei secoli, è stata una importante città mineraria ed industriale. Dopo la riunificazione, la sua popolazione si è attestata sui 100.000 abitanti.
Da un punto di vista architettonico, Gera, nonostante i pesanti bombardamenti che hanno distrutto molti palazzi storici, è caratterizzata un bel centro storico con palazzi rinascimentali , barocchi e neogotici. Attestano il suo passato industriale la grandissima quantità di ville liberty risalenti alla fine del’800-inizio ‘900. Una caratteristica di Gera sono le cosiddette “caverne di Gera”, che vennero scavate, sotto le cantine vere e proprie degli edifici del centro storico, nel 17. e 18.secolo, ed utilizzate per stivare la birra. La legge cittadina prevedeva infatti che il diritto di produrre birra fosse associato con la proprietà di immobili all’interno della città. All’epoca del loro utilizzo per stivare la birra, queste caverne non erano collegate tra loro, bensì accesibili soltanto direttamente dalle rispettive cantine. Durante la 2.guerra mondiale, queste caverne vennero utilizzate come bunker e conseguentemente collegate l’una all’altra.
E’ una cittadina di 12.000 abitanti situata pochi Km a sud di Plauen, al confine con la Baviera e con la Boemia, caratterizzata da un bel centro storico e circondata dalle belle vallate del Vogdland.
Oelsnitz ha un passato di città industriale di prim’ordine quale sede di miniere di rame, ferro e zinco, di imprese operanti nell’industria tessile, soprattutto della produzione di tessuti e tappeti e nella produzione di perle di fiume. Conseguentemente a questo grande sviluppo industriale, venne attivata già nel 1874 la ferrovia Plauen-Eger, che intensificò ulteriormente l’attività industriale della zona e trasformò Oelsnitz nella maggiore sede di produzione di tappeti della Germania. Gran parte di questa produzione industriale continuò anche durante la RDT. Anche dopo la riunificazione, Oelsnitz ha mantenuto la sua vocazione industriale. Attualmente è sede di una importante produzione di tappeti , pizzi e corsetteria, e di una fabbrica di di telai e scale di metallo che è il maggior datore di lavoro della zona.
LA NUOVA FRONTIERA DEL TURISMO NEL CUORE INCONTAMINATO DELL’EUROPA CONTINENTALE
La Lausitania occupa un triangolo di territorio incuneato tra tre Paesi: Germania, Boemia e Polonia. Il paesaggio, caratterizzato da colline e brughiere e ricco di laghi e corsi d’acqua, tra cui le sorgenti della Sprea; le cittadine ricchi di case antiche a traliccio e “Umgebindehaus” (case tipiche in muratura e legno risalenti all’800), i numerosi parchi naturali e la grande offerta di attività rilassanti (sport vari, passeggiate che sconfinano nella repubblica Ceca e in Polonia, centri wellness, cicloturismo), si coniugano con una vicinanza strategica a città di grande interesse storico-artistico e alla cosiddetta “Svizzera tedesca”, una regione montana incontaminata dove trovare paesaggi mozzafiato, fonti termali ed escursioni per ogni forma fisica.
E’ una cittadina di origine medievale sorta su una delle tre sorgenti della Sprea, il corso d’acqua che bagna Berlino, per poi confluire nella Havel e sfociare nel porto di Amburgo. Insieme a Neugersdorf, costituisce un comune di circa 20.000 abitanti.
Due sono gli elementi che costituiscono il fascino esotico di una vacanza ad Ebersbach: in primo luogo, il fascino da “Far East” di città di confine, con la possibilità di sconfinare in Boemia e Polonia; d’altra parte, l’atmosfera demodé e un po’ triste caratteristica delle cittadine della ex Repubblica Democratica, in cui le più incredibili ville liberty coesistono con i cosiddetti “Plattenbauten” (case popolari comuniste).
Ebersbach si trova nel cuore della Lausitania Superiore. Le principali attività che offre al turista sono le seguenti:
E’ una città di circa 27.000 abitanti situata nei pressi del confine, a forma di triangolo, con la Boemia e la Polonia. Data la sua posizione strategica, Zittau acquisì importanza fin al Medioevo. Dal 15.secolo, era conosciuta con il nome di “Zittau la ricca”, per la sua fiorente industria tessile e della birra. Numerosi monumenti e palazzi storici illustrano il suo passato.
Successivamente alla caduta del muro, si sta sviluppando un polo industriale di componenti ed accessori per autovetture. Grande rilevanza sta inoltre assumendo la sua dimensione turistica, grazie alla bellezza della città ed alle potenzialità offerte dalle vicine Zittauer Gebirge (le montagne di Zittau). La stazione di sport invernali di Liberec dista circa 20 Km ed è raggiungibile anche con la ferrovia. Il grande impianto comunale di saune e piscine offre un’alternativa piacevole nelle giornate di pioggia.
Zittau è sede universitaria e centro culturale.
La Turingia, immersa nella natura, è una regione che ha dato un grande contributo storico-culturale della Germania: basti pensare che essa è stata da una parte la culla del Protestantesimo, e che d’altra parte, nella città di Weimar, ha vissuto per decenni il genio universale Goethe, dalla sua residenza di Weimar, diede impulso alla ricerca scientifica, all’arte pittorica, al teatro e alla politica, oltre a curare la sua attività letteraria.
La Turingia rurale è conosciuta soprattutto per la Foresta Turingia, che ricopre gran parte della regione ed è considerate il polmone verde della Germania. E’ una zona di grande tradizione turistica, già dai tempi dell’ex DDR, periodo in cui era assai più frequentata. L’architettura complessiva è caratterizzata dalla ricopertura dei tetti e delle pareti perimetrali degli edifici con tegole di ardesia, di cui sono ricche le montagne. Per questo, è definita anche “regione dell’oro blu”. Vi si trovano ameni paesini ricoperti di tegole grigio-azzirro, collegati da percorsi escursionistici di lunga tradizione, tra cui ad esempio il Rennsteig, che anche Goethe amava percorrere.
La Turingia offre numerose attrazioni naturalistiche/ricreative ed articolate infrastrutture (soprattutto Gaststaette tradizionali con poche camere). Oltre al turismo primaverile-estivo, offre delle opportunità anche a chi ama praticare sport invernali.
Gößnitz è una cittadina rurale turingia fondata nel Medioevo, con un bel centro storico, ubicata direttamente al confine con la Sassonia, nella valle del Pleisse, in posizione strategic tra le città di Gera e di Chemnitz. Essa è ubicata su quell ache antivamente veniva chiamata “Via Imperii” ed è stata per secoli una importante città commerciale
La città è posta all’incrocio di due line ferroviarie fondamentali, la direttrice Sud-Nord (linea Monaco – Hof – Lipsia) e la direttrice Ovest- Est (linea Duesseldorf – Kassel-Erfurt-Gera-Chemnitz).
Successivamente alla riunficazione, la città ha subito il contraccolpo dell’”emigrazione interna. Attualmente conta 4.000 abitanti.
Per la sua posizione strategica nel cuore della Mitteleuropa, Gößnitz è una città adatta come punto di partenza per visitare regioni e città importantissime dal punto di vista storico-culturale. Essa si trova a un centinaio di Km da Weimar e da Dresda, a 60 Km da Lipsia, a pochi Km da Chemnitz, Zwickau, Gera, Jena ed Erfurt; con poche decine di Km si arriva al confine con la Polonia e con la Repubblica Ceca; dall’Italia, è facilmente raggiungibile sia in automobile che in aereo. Anche da un punto di vista naturalistico, Gößnitz rappresenta un punto di partenza ideale per un tipo di turismo naturalistico-ambientale o per il cicloturismo.
La città di Anklam, bagnata dal fiume Peene, si trova nel Mecklenburg-Vorpommern, a pochi Km dal Mar Baltico e a solo 10 Km dall’isola di Usedom, rinomata stazione balneare tedesca collegata alla terraferma da un ponte.
Anklam è una città di origine antica (prime attestazioni: 12. secolo); fece parte della Lega Anseatica, una importantissima lega commerciale che nel tardo Medioevo e fino all'inizio dell’era moderna unì molte città dell’Europa Settentrionale, garantendo monopoli commerciali ed una grande influenza politica.
Nonostante le devastazioni della 2.guerra mondiale, Anklam è caratterizzata da un bel centro storico ricco di monumenti che attestano il suo ruolo importante nella storia e nell’economia tedesca.
Dopo la riunificazione, anche Anklam ha subito I contraccolpi della perdita demografica; attualmente, la sua pololazione si attesta sui 13.500 abitanti.
Negli ultimo anni, Anklam si sta rilanciando come città turistica. Con una escursione in barca o in bicicletta si raggiunge facilmente il mare, pedalando o veleggiando attraverso il Bodden, una serie di baie dal fondale basse, intatte da un punto di vista naturalistico e con un particolare ecosistema (uno scorcio in fotografia).
Anklam ospita un bel campeggio fluviale e un porto fluviale; c’è spazio per una grande crescita.